L’Istituto Comprensivo Bruno da Osimo ha assunto, fin dalla sua nascita, una specifica connotazione innovativa, unendo alla didattica tradizionale strategie metodologico-pedagogiche attive e all’avanguardia, anche attraverso l’utilizzo delle tecnologie informatiche. Ciò implica un aggiornamento costante di tutto il collegio, reso possibile dalle preziose opportunità formative offerte dall’Istituto ai docenti.
L’anno scolastico 2020/2021, in particolare, è stato ricco di attività formative; tra queste si annovera il corso di formazione sulla didattica dell’Italiano “Writing and reading workshop” (nella declinazione italiana del gruppo Italian Writing Teachers, che coniuga studio e innovazione con le tradizioni didattico-pedagogiche italiane) tenuto da tre formatrici d’eccezione, ormai ben note al mondo della scuola italiana, le docenti Silvia Pognante, Romina Ramazzotti e Gloria Dicati.

L’idea di offrire ai docenti dell’Istituto un corso sulla didattica dell’italiano rivolto ai tre ordini di scuola nasce all’interno del Dipartimento di Lettere, dall’esigenza di rinnovamento in un’ottica laboratoriale e, soprattutto, verticale. Alcune docenti dell’Istituto della scuola secondaria avevano già avuto in passato l’occasione di seguire dei percorsi formativi promossi dal gruppo Italian Writing Teachers e, affascinate ed entusiasmate dalla metodologia proposta, coerente con le scelte strategiche e metodologico-didattiche già messe in atto da anni dall’Istituto, hanno iniziato a sperimentare il metodo nelle proprie classi. Forti dei risultati ottenuti, soprattutto in termini di coinvolgimento attivo degli studenti, hanno sentito il desiderio di condividere quanto appreso con il Dipartimento di Lettere, che ha accolto la proposta con entusiasmo.
La prima parte del corso di formazione, che si è svolta nel mese di marzo, si è articolata in due momenti essenziali: il Laboratorio di lettura e il Laboratorio di scrittura. Peculiare è l’approccio laboratoriale del metodo, che presuppone un ruolo attivo dello studente, che diventa protagonista del processo di apprendimento, lo sviluppo di autonomia nello svolgimento delle attività, e l’assunzione di responsabilità per il risultato.
Nella classe-laboratorio si trascorre molto tempo a fare pratica, come in una bottega: si legge e si scrive autonomamente ma sotto la guida attenta dell’insegnante, che gira tra i banchi e dà preziosi consigli, fornendo consulenze personalizzate. Nel Laboratorio si seguono delle vere e proprie consuetudini, che permettono agli studenti di lavorare in autonomia esprimendo la loro creatività, perché sono liberi, ma soprattutto in grado di scegliere che cosa scrivere, seguendo gli stimoli forniti dal docente. In questo modo la scrittura diventa autentica, e i bambini, i ragazzi, iniziano ad amarla e a considerarla un’occasione per esprimere se stessi, e non più come un esercizio scolastico imposto dall’insegnante. Insomma, si esprimono con la loro “vera voce”.

Nel Laboratorio di lettura si legge sia individualmente, grazie alla preziosissima e fornitissima Biblioteca di classe, che collettivamente, durante l’ora di lettura ad alta voce. E poi, al termine della lettura del libro, non può mancare il Book talk: in pochi minuti, l’alunno presenta alla classe il libro letto, raccontando la trama, senza svelare troppi dettagli, le caratteristiche del protagonista, qualche curiosità sull’autore o sul libro stesso, le citazioni riportate nell’ immancabile “taccuino”, prezioso compagno di viaggio. Il tutto allo scopo di invogliare alla lettura i propri compagni. E la classe si trasforma in una comunità di lettori.
E le tecnologie? Sono un supporto ben integrato con gli strumenti fisici e facilitano l’insegnante e lo studente in questo percorso di crescita personale e di costruzione di competenze per la vita.
E non è finita qui, perché nel corso del prossimo anno scolastico si svilupperà la seconda parte del corso di formazione Writing and reading workshop, che costituirà, ancora una volta, un’eccezionale occasione di crescita per i docenti dell’Istituto Comprensivo Bruno da Osimo.

prof.ssa Claudia Paolucci